Corendon-Circus, meno ciclocross questo inverno per Mathieu Van Der Poel che rinuncia alla strada a Tokyo: “Comunque voglio continuare a correre e divertirmi nelle tre discipline”
Mathieu Van Der Poel cerca un suo equilibrio fra le discipline. Il corridore della Corendon – Circus ha infatti dovuto fare in questi giorni due importanti rinunce per riuscire a organizzare il suo fitto calendario. Innanzitutto questo inverno correrà molte meno prove di Ciclocross, pur confermando comunque la sua intenzione di non rinunciare alla disciplina. Ma se la stagione della specialità inizia questo fine settimana in Belgio, per continuare già con un prova di Coppa del Mondo negli USA il weekend successivo, sarà ovviamente senza di lui, che in questo periodo è completamente focalizzato sul Mondiale di Yorkshire 2019. Il classe 1995, campione europeo della disciplina, ha infatti già rinunciato alla prova iridata di MTB per questo che è ora il suo prossimo grande obiettivo.
Per questo dunque il rientro sul fango è previsto solamente per il 22 ottobre, quando si correrà a Woerden, con un programma ovviamente meno carico rispetto alla passata stagione. “Non farò una trentina di corse di ciclocross questo inverno, ma ne farò meno dell’anno scorso – conferma alla stampa – Comunque voglio continuare a correre e divertirmi nelle tre discipline“.
Nel 2020 infatti l’appuntamento più importante per lui sarà proprio in MTB, portando così alla seconda rinuncia. Per concentrarsi al meglio sulla prova di MTB dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, l’enfant prodige neerlandese conferma infatti che non correrà invece quella su strada. Se inizialmente l’ipotesi non era stata del tutto scartata, la decisione è stata ormai presa dopo una attenta valutazione. “È impossibile, le due prove sono troppo ravvicinate”, sentenzia.
Ancor più dei suoi rivali, per il vincitore della Amstel Gold Race e il suo staff costruire un calendario è un sapiente gioco di incastri che coinvolge una intera stagione, dovendo gestire con pazienza e molta attenzione i periodi di riposo e di allenamento all’interno di un anno che nel suo caso sembra davvero particolarmente breve.
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ormai da 2 anni van der poel non ha vero periodo di stacco massimo 4/5 settimane di stacco tra una corsa e l’altra con la capacità di essere al top praticamente in ogni momento della stagione
Chiaramente ha sempre svolto un calendario particolare, ma la vera svolta è stata quest’anno, perché in precedenza in primavera effettuava uno stacco abbastanza lungo, rientrando su strada verso il mese di maggio. Quest’anno invece è stato attivo già a febbraio e soprattutto marzo. Una differenza importante che l’anno prossimo potrebbe essere ancora più acuita vista la necessita di preparare anche altri grandi obiettivi in estate. Da tenere conto infatti anche la differenza riguardo la competitività e il livello di forma necessario da raggiungere in corse sempre più prestigiose visto che sino all’anno scorso su strada partecipava a ben pochi eventi di alto livello, contrariamente a quanto successo quest’anno e quanto succederà ancora di più nel 2020.